Knight Caralyn - Daniels Seth - 2014 - Lasciami Entrare: Storie di Una Vergine by Knight Caralyn - Daniels Seth

autore:Knight Caralyn - Daniels Seth
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Foreign Languages, Erotica, Italian, Foreign Language Fiction, Literature & Fiction
editore: Black Serpent Erotica
pubblicato: 2014-08-02T22:00:00+00:00

Erano passati due giorni e lei non poteva negare che in tutto quel tempo aveva rimurginato. La tensione sessuale tra lei e il signor Peterson era palpabile, ma lui aveva smesso di flirtare e non c'erano più state sorprese in camera da letto. Si stava facendo tardi e lei era stata quasi due ore sul divano a guardare un film, per cui decise che si sarebbe diretta verso casa, quando lo sentì entrare.

“Sarah, come è stata la tua giornata?” il signor Peterson aveva un cocktail in mano quando entrò nel soggiorno, non indossava la cravatta, le maniche erano arrotolate e le braccia si flettevano. Sarah ripensò immediatamente all'immagine di lui sul letto.

“Tutto fantastico. Grazie per lasciarmi stare qui, lo apprezzo molto,” si alzò per sistemarsi a sedere e per fargli spazio sul divano.

“No, no, stai comoda, insisto,” aspettò che lei ristendesse le gambe e si sedette con i piedi di Sarah in grembo. “E' bello tornare a casa da qualcuno che ti aspetta,” ammise.

Le sue mani cominciarono ad accarezzarle le caviglie e poi i polpacci, il suo tocco era gentile e le agitò qualcosa dentro che non era andato via sin da quando lo aveva visto sul letto, qualcosa di voglioso dentro di lei a cui si voleva arrendere.

“Quindi, hai dei piani per stasera?” il signor Peterson aveva finito il cocktail e continuava a scorrerle le dita lungo le gambe con l'altra mano.

“No, torno a casa e sto un po' con mia madre,” scrollò le spalle come se non fosse pronta a saltare per aria.

“Perché passi il tuo tempo con un vecchio e con tua madre?” le sorrise malizioso, “Non capisci quanto sei sexy? Dovresti essere fuori con qualche bel ragazzo.”

Era il momento perfetto per dirgli che pensava che lui fosse un bell'uomo, ma non riuscì a costringersi a dire quelle parole e invece borbottò, “Mi sa che ho il cuore troppo a pezzi per andare in giro a cercare un ragazzo.”

Lui la guardò e l'espressione sul suo volto era di pura lussuria, mentre la mano su di lei si muoveva lentamente su e giù sulla coscia, “Sai di che cosa hai bisogno?”

Lo sapeva ma fece di no con la testa.

“Chiudi gli occhi e rilassati,” ora le stava bisbigliando e lei fece come le era stato detto. Sentì le mani di lui che scivolavano sui suoi pantaloncini. Aprì il bottone, abbassò la zip e le fece scivolare i pantaloncini lungo le cosce snelle. Lei capì che doveva almeno fare finta di volere che lui si fermasse.

“Ehi, signor Peterson,” cercò di muoversi ma non voleva farlo.

“Rilassati Sarah, lascia solo che ti tocchi,” lui gemette e si chinò per avvicinarsi, ora aveva le mani tra le sue cosce, e lei aveva indosso solo le sue piccole mutandine nere. Lei pensò che se l'avesse toccata là avrebbe realizzato che erano completamente fradice, “Sei così bella, non riesco a resistere.”

Le sue labbra bollenti le baciarono il monte di Venere sotto le mutandine e lei udì il suo lungo respiro voglioso. Le gambe di lei

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